Qualche scontro si avrà però anche nella mattina dell'11, ultimi sussulti di gesta eroiche e sfortunate. Nonostante sia già in vigore la tregua si scontrano carabinieri della "Legione Allievi e del "Gruppo Territoriale" con tedeschi che li vogliono disarmare, in via del Gasometro, sul ponte Margherita e in via Nazionale. Negli scontri quattro militi perdono la vita. I battaglioni della Re a Nord di Roma continuano a negare il passaggio ai germanici fino alle ore 13:30 dell’11, quando ricevono ordini di lasciarli passare.
I tedeschi, in barba agli accordi, cominciarono a sciamare per Roma, abbandonata a sé stessa; polizia, carabinieri, metropolitani, nessuno si vedeva nelle strade, nelle caserme il telefono squillava a vuoto. Gruppi di paracadutisti tedeschi depredavano negozi, magazzini, rimesse, aggredivano passanti, commettendo vere e proprie rapine o compiendo aggressioni. Le caserme e i ministeri furono occupati, Viminale compreso; il Col. Kappler della Gestapo entrò subito in azione frugando gli archivi del Ministero degli Interni, cercando informazioni utili; i prigionieri politici fascisti reclusi a Regina Coeli e Forte Boccea furono subito rilasciati.
Si costituì, secondo gli accordi stipulati con Kesselring, il Comando di Roma Città Aperta con a capo il Gen. Calvi di Bergolo che durò dall’11 al 23 Settembre. Tale Comando svolse un simulacro di amministrazione nazionale, ma sempre sotto tutela germanica. La Divisione Piave affluì in città (senza artiglierie) al fine di supportare l’azione di ordine pubblico del Comando di Roma. Il 12 Settembre fu liberato Mussolini, prigioniero a Campo Imperatore, il 17 comparve a Palazzo Wedekind (a Piazza Colonna, ora sede del quotidiano “Il Tempo”), un gagliardetto fascista che preannunciava imminenti cambiamenti. Il 23 veniva proclamata la Repubblica Sociale Italiana e il Gen. Calvi, dopo il suo rifiuto ad aderirvi, veniva arrestato insieme al Gen.Tabellini (Comandante della Piave) e al Gen. Maraffa (Comandante della P.A.I). I reggimenti della Piave venivano disarmati e sciolti: iniziava il duro periodo di occupazione tedesca che sarebbe durato fino al 4 Giugno 1944, entrata degli Alleati in Roma.