ROMA 8 SETTEMBRE 1943: La battaglia per Roma
ROMA 8 SETTEMBRE 1943: La battaglia per Roma

S.Ten. Ettore ROSSO

Sacrario a Monterosi

MOTIVAZIONE MOVM

“Volontario di guerra, l’8 settembre 1943, ricevuti gli ordini di massima conseguenti alla nuova situazione, senza sbandamenti morali o crisi di coscienza, sapeva distinguere immediatamente quale fosse il suo dovere. Incaricato di disporre uno sbarramento di mine ai margini di un caposaldo della difesa Nord di Roma, si portava sul posto e iniziava il lavoro. Avuto notizia che si avvicinava una colonna tedesca, disponeva i suoi autocarri carichi di mine di traverso alla strada per ostruire il transito. Al comandante della colonna nemica sopraggiunta, che gli intimava di liberare la strada, rispondeva d’iniziativa con un netto rifiuto. Ricevuto un ultimatum di quindici minuti ne approfittava per completare lo sbarramento e far ripiegare i suoi uomini, ad eccezione di quattro volontari, su posizione più arretrata. Scaduto il termine concessogli e iniziando la colonna ad avanzare, apriva il fuoco su di essa. Constatata l’impossibilità di arrestarla col fuoco delle armi, con sublime eroismo provocava lo scoppio del carico di mine, immolando la sua giovane esistenza e distruggendo la testa della colonna nemica che, perduto il comandante, era costretta a ripiegare.-Monterosi, 9 settembre 1943”.

 

Ettore Rosso (Montechino di Gropparello, 29 giugno 1920 – Monterosi, 9 settembre 1943) è stato un militare italiano, sottotenente di complemento, Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Nato in provincia di Piacenza nel 1920 è stato ufficiale di complemento. Al momento dell'armistizio era inquadrato - al comando di un plotone di guastatori dell'84º battaglione misto del Genio - nella Divisione corazzata "Ariete".

Il 9 settembre 1943, Rosso fu incaricato di predisporre sulla via Cassia uno sbarramento minato, per impedire l'avanzata sulla Capitale della 3ª Divisione tedesca "Panzergranadieren" che, dal Nord, puntava su Roma.

Rosso e i suoi uomini avevano appena cominciato a sistemare le mine quando sopraggiunsero i reparti nemici. All'intimazione di lasciare libero il passo entro 15 minuti, il sottotenente, anziché ritirarsi, con l'aiuto di quattro genieri (Pietro Colombo, Augusto Zaccani, Gino Obici e Gelindo Trombini), che si erano offerti volontari, dispose gli autocarri carichi di mine attraverso la strada per bloccare il passaggio e, allorché i tedeschi cominciarono ad avvicinarsi, fece aprire il fuoco.

Quando si rese conto che non avrebbe potuto fermare la colonna avanzante, fece saltare gli automezzi carichi d'esplosivo, sacrificandosi con i suoi genieri. La colonna tedesca subì perdite tanto gravi (pure il suo comandante saltò per aria), che fu costretta a ritirarsi, anche per l'intervento di altri reparti dell'"Ariete". Sul luogo della morte dei cinque genieri, a Monterosi è stato eretto un Sacrario che ne ricorda il sacrificio per la difesa di Roma.

Nella motivazione della decorazione concessa ad Ettore Rosso si sottolinea che l'8 settembre, "senza sbandamenti morali o crisi di coscienza, sapeva distinguere immediatamente quale fosse il suo dovere".

 

I quattro genieri che si sacrificaro con lui.

Quattro genieri volontariamente si unirono al S.Ten. Rosso: i genieri scelti Pietro Colombo, Gino Obici, Gelindo Trombini ed Augusto Tutti furono insigniti della Medaglia D’Argento al V.M..

Di seguito la motivazione:

“Mentre collaborava nella posa di uno sbarramento di mine ai margini di un caposaldo della difesa di Roma, sopraggiungeva una colonna corazzata tedesca che intimava di liberare la strada entro quindici minuti. Poiché il suo ufficiale opponeva un netto rifiuto e ordinava a una parte degli uomini di ripiegare su posizione arretrata, si offriva di rimanere sul posto con tre compagni, tutti decisi a sacrificare la vita pur di arrestare il nemico. In questo supremo tentativo saltava in aria col carico di mine, provocando la distruzione di una parte della colonna tedesca e il ripiegamento del superstiti-Monterosi, 9 settembre 1943”.

Monumento a Gropparello.
Busto al Museo del Genio a Roma.
Ricordo di Ettore Rosso.
Un eroe quasi del tutto dimenticato.pdf
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Eventi

Mostra "Vite di IMI".

E' aperta la mostra "Vite di IMI - Internati Militari Italiani". Si tratta di un'esposizione storico-didattica tesa ad illustrare la vita degli oltre 600mila militari italiani deportati e internati nei lager tedeschi e della loro “Resistenza senza armi”.

Tutte le info sul sito: http://www.anrp.it/mostra/01mostra.html

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