ROMA 8 SETTEMBRE 1943: La battaglia per Roma
ROMA 8 SETTEMBRE 1943: La battaglia per Roma

S.M. Udino BOMPIERI

MOTIVAZIONE MOVM

“Capocarro e vice comandante di plotone semoventi ricevuto l'ordine di abbandonare il proprio semovente ormai inutilizzato da una perforante germanica, già ferito, ordinava al marconista e al pilota di lasciare il semovente e rimaneva sotto le raffiche nemiche per inutilizzarlo completamente. Colpito nuovamente da schegge di granata, non abbandonava il carro, fino a che non era sicuro di lasciarlo completamente fuori uso nelle mani del nemico. Caduto ferito mortalmente, faceva cenno al proprio comandante di plotone, che cercava di avvicinarglisi e di portargli soccorso, di non curarsi di lui, di non esporsi, di tornare al suo plotone in combattimento. Continuava il fuoco con il mitra, accasciato poco lontano dal proprio carro in fiamme, fino a che non veniva colto alle spalle e ucciso a revolverate da granatieri germanici-Bracciano 9 Settembre 1943”

 

Udino Bombieri nasce a Grezzana, Provincia di Verona - o a Valstagna, Provincia di Vicenza nel 1915 e cade in combattimento a Bracciano, Roma, il 9 settembre 1943: Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria.

Portano il suo nome strade di Bracciano e a Grezzana.

Manifesto a ricordo di Bompieri e degli altri caduti del 9 Settembre a Bracciano

Ricordo di Udino Bompieri. Tratto da www.baraondanews.it

L'"Eroe di Bracciano" Udino Bombieri avrebbe compiuto da poco 100 anni.

Pochi, tra i cittadini di Bracciano, conosceranno la storia del sottufficiale cui è dedicata una via della cittadina, ma in occasione della ricorrenza del centenario dalla sua nascita cogliamo l'occasione per ricordare un pezzo di storia d'Italia, della seconda guerra mondiale, della Resistenza e di Bracciano. Era originario di Grezzana, un paese della provincia di Verona, il militare Medaglia d'oro al valor militare caduto in combattimento a Bracciano il 9 settembre 1943, il giorno dopo l'armistizio. Sergente maggiore, capocarro e vicecomandante di plotone semoventi del 10° Reggimento Lancieri "Vittorio Emanuele II", cadde vittima di un attacco da parte dell'esercito occupante tedesco. Ricordato come uno degli eroi della Resistenza dall'ANPI, Bombieri fu il protagonista di uno dei primi esempi di lotta armata contro l'occupazione militare dell'esercito nazista in Italia e l'episodio in cui trovò la morte e per il quale è ricordato è così descritto nelle pagine dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia: "... ricevuto l'ordine di abbandonare il proprio semovente ormai reso inutilizzabile da una perforante germanica, già ferito, ordinava al marconista e al pilota di lasciare il semovente e rimaneva sotto le raffiche nemiche per inutilizzarlo completamente. Colpito nuovamente da schegge di granata, non abbandonava il carro, fino a che non era sicuro di lasciarlo completamente fuori uso nelle mani del nemico. Caduto ferito mortalmente, faceva cenno al proprio comandante di plotone, che cercava di avvicinarglisi e di portargli soccorso, di non curarsi di lui, di non esporsi, di tornare al suo plotone in combattimento. Continuava il fuoco con il mitra, accasciato poco lontano dal proprio carro in fiamme, fino a che non veniva colto alle spalle e ucciso a revolverate da granatieri germanici". A un secolo di distanza dalla sua nascita, l'eroe è stato ricordato durante due giorni di celebrazioni nel comune di Valstagna alla presenza del nipote Ermanno Bombieri, attualmente sindaco del comune di San Nazario. Bracciano ed il paese natale Grezzana sono gli unici paesi italiani ad aver inserito nella toponomastica il nome dell'eroe. Due luoghi uniti da una storia di vita di cui rappresentano gli estremi opposti.

Eventi

Mostra "Vite di IMI".

E' aperta la mostra "Vite di IMI - Internati Militari Italiani". Si tratta di un'esposizione storico-didattica tesa ad illustrare la vita degli oltre 600mila militari italiani deportati e internati nei lager tedeschi e della loro “Resistenza senza armi”.

Tutte le info sul sito: http://www.anrp.it/mostra/01mostra.html

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